Un sensore è un dispositivo in grado di rilevare una grandezza fisica interagendo con essa: l’energia ricevuta dal sensore modifica lo stato del sensore stesso variando una delle sue proprietà (forma, resistenza elettrica…).
Solitamente all’interazione con una grandezza è associata anche l’operazione di conversione in una più facilmente fruibile.
Il sensore è quindi un dispositivo che rileva in ingresso una certa grandezza e ne fornisce in uscita una di natura differente, legata alla prima da una legge nota e più facilmente gestibile dagli strumenti a valle del sensore stesso.
L’impiego dei sensori è in continua crescita, data l’esigenza di misurare grandezze fisiche, chimiche e biologiche nell’ambito di numerose aree applicative: monitoraggio perimetri ed aree riservate, rilevamento ostacoli ed oggetti ostili, analisi e diagnostica medica, automotive, aerospaziale, controlli ambientali, automazione.
Il loro impiego, oltre che a rendere fruibili misurazioni di grandezze altrimenti difficili da gestire, permette di migliorare la sicurezza, la capacità di prevenzione dei guasti ed il controllo ambientale.
I sensori di grandezze fisiche si differenziano a seconda della grandezza rilevata (per es. ottica, acustica, termica) oppure del principio di funzionamento, ovvero della grandezza di uscita (per es. meccanica, elettrica, ottica).
Nel caso dei sensori di tipo elettrico (oggi i più utilizzati), le grandezze in uscita (analogiche o digitali) sono sempre convertibili in tensioni elettriche, più semplici da elaborare.